Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, esprime cautela sul Superbonus e il suo impatto contabile. In un’audizione al Senato, il ministro sottolinea la necessità di evitare cambiamenti nelle valutazioni e nei principi contabili. Giorgetti afferma che le azioni nel 2023 e 2024 devono dimostrare la conclusione della fase “payable”, altrimenti sarà necessario adottare approcci più prudenti e restrittivi nella pianificazione finanziaria.
Parlando del debito, Giorgetti spiega che l’effetto del Superbonus impedisce una riduzione del debito entro il 2026, come richiesto da diverse parti, con un impatto di 22-23-24 miliardi di euro. Il ministro riconosce i problemi legati alla spesa pubblica, evidenziando una continua pressione finanziaria, nonostante gli sforzi per contenerla.
Giorgetti affronta anche la questione delle banche, affermando che l’intervento mira a garantire la solidità del sistema bancario italiano, rendendolo il più robusto d’Europa. Parlando delle garanzie statali per le banche, il ministro osserva con cautela le escussioni e si esprime fiducioso nel movimento responsabile nella giusta direzione.
Nel contesto della legge di bilancio 2024, Giorgetti ammette un focus limitato sulle imprese a causa dei vincoli interni ed esterni. Rileva che il successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la variante del Repower Ue influenzeranno l’approccio alle politiche per le imprese.
Infine, il ministro affronta la questione dell’articolo 33 riguardante le pensioni dei medici, sottolineando la volontà di trovare soluzioni appropriate a tale problematica.