Catania in corsa per il futuro dei microchip: Italia, Polonia, Finlandia e Svezia unite in un progetto da 420 milioni di euro

L’Italia ha presentato la propria candidatura per ospitare un centro di microchip avanzati a Catania nell’ambito di un ambizioso progetto europeo del valore di 420 milioni di euro. In collaborazione con Polonia, Finlandia e Svezia, il Paese parteciperà al bando per la quarta Linea Pilota, focalizzata sulla ricerca avanzata di nuovi materiali, coinvolgendo anche 11 aziende internazionali.

Questo progetto europeo prevede la creazione di mini-fabbriche di ricerca dedicate ai microchip avanzati, in conformità con il Chips Act. L’Italia ha scelto il Cnr di Catania (Imm) come sede per l’installazione, grazie alla sua vasta esperienza nei nuovi materiali a semiconduttore, come il carburo di silicio e il nitruro di gallio.

Il finanziamento dell’Unione Europea per le Linee Pilota ammonta a 1,67 miliardi di euro, con la possibilità di salire a 3,3 miliardi grazie al co-finanziamento degli Stati membri. Il quarto bando prevede un contributo di 180 milioni di euro dai fondi europei, che potrebbero aumentare a 420 milioni includendo le risorse statali e quelle delle aziende coinvolte. In particolare, 220 milioni di euro saranno destinati alla struttura di Catania, mentre il resto sarà distribuito agli altri Paesi partecipanti.

Inizialmente, la normativa europea contemplava solo tre Linee Pilota, ma grazie agli sforzi del Mimit e del ministro Adolfo Urso, è stata inclusa una quarta. Il ministro ha condotto negoziati bilaterali a Bruxelles con i colleghi polacchi, finlandesi e svedesi per formare un consorzio. Se il gruppo avrà successo nel bando, i lavori per la costruzione del centro di ricerca presso il Cnr e le 11 aziende inizieranno nel 2025.