doValue, Elliott Advisors Limited e Tiber Investments, società affiliate di fondi gestiti da Eauk, hanno firmato un accordo non vincolante con Gardant per un possibile accordo di aggregazione. Da oggi, 21 marzo, le trattative proseguiranno in esclusiva con l’obiettivo di raggiungere un accordo vincolante. Questa mossa strategica fa parte del processo di consolidamento e ridefinizione del settore della gestione dei crediti non performing (NPL), come delineato nel nuovo piano aziendale 2024-2026. L’accordo prevede l’acquisizione del 100% di Gardant da parte di doValue, consentendo alla società di rafforzare ulteriormente la sua posizione nel mercato italiano della gestione degli NPL e di aumentare l’utile per azione cash, la generazione di cassa e la solidità finanziaria del nuovo gruppo.
Inoltre, doValue sta pianificando il rifinanziamento di tutto o parte del debito emesso, prevedendo che il nuovo gruppo raggiunga un rapporto posizione finanziaria netta/EBITDA di circa 2 volte entro il 2025 grazie alla crescita prevista, alla generazione di cassa e all’aumento di capitale.
L’amministratore delegato Manuela Franchi ha dichiarato che i team stanno lavorando insieme per raggiungere una transazione soddisfacente e che la combinazione potenziale con uno dei migliori competitor in Italia accelererà il business plan. Tra le condizioni chiave dell’accordo, c’è una componente in denaro e in azioni doValue da emettere a un premio significativo rispetto all’attuale prezzo delle azioni, attraverso il quale Eauk, Tiber o società collegate arriverebbero a detenere una quota del 20% nel capitale della società.
La potenziale aggregazione consentirebbe di accelerare il raggiungimento del nuovo piano aziendale 2024-2026 di doValue, rafforzando la sua leadership come operatore asset-light nel settore della gestione del credito in Italia. Ci si attende che ciò crei valore per gli azionisti, consolidando ulteriormente la forza e le prospettive del gruppo attraverso una base clienti più ampia e diversificata, un’offerta di servizi più completa e un’esposizione al segmento in rapida crescita degli UTP (Unlikely To Pay).
Quanto al piano industriale, si basa su ipotesi conservative e punta all’innovazione tecnologica e all’efficientamento dei costi per proteggere la redditività e favorire la generazione di cash flow. Gli obiettivi finanziari al 2026 includono ricavi lordi tra 480 e 490 milioni, un EBITDA tra 185 e 195 milioni e un flusso di cassa operativo tra 140 e 150 milioni.
doValue ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi lordi in calo, un EBITDA in linea con le aspettative e un margine stabile. Il gruppo ritiene di avere una struttura finanziaria conservativa e nessuna necessità di rifinanziamento prima del 2025.
Le trattative con Gardant sono state accolte positivamente dagli analisti, che vedono un potenziale upside nell’equity story di doValue e un’opportunità di rafforzare la sua posizione in Italia. L’azione è stata apprezzata in borsa in attesa di ulteriori dettagli sulle prospettive future.