Editoria in crisi: calo del 13,7% nel fatturato pubblicitario nel 2024

Nel corso dei primi mesi del 2024, il settore pubblicitario ha fatto registrare una significativa contrazione del 13,7%. Questo declino si è accentuato ulteriormente, segnatamente del 53,6%, dopo l’abolizione dell’obbligo di pubblicazione dei bandi degli appalti sui giornali. Tale situazione ha contribuito ad aggravare la già precaria condizione dell’editoria.

Il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), Andrea Riffeser Monti, ha espresso profonda preoccupazione riguardo alla mancanza di interventi da parte delle istituzioni, mentre si assiste a consistenti finanziamenti diretti verso settori ritenuti meno cruciali per la democrazia, a discapito della stampa. Questo avviene in un contesto in cui l’editoria, già in difficoltà, si trova ad affrontare una riduzione delle risorse a seguito di decisioni legislative.

Il presidente della Fieg ha invitato il governo e tutte le forze politiche a unire gli sforzi per contrastare la disinformazione, sottolineando l’importanza vitale di garantire un’informazione di qualità, specialmente in un periodo segnato da importanti appuntamenti elettorali. Ha inoltre formulato suggerimenti chiari affinché la politica possa affrontare la crisi del settore editoriale.

In particolare, ha sottolineato l’urgenza di aumentare in modo sostanziale le risorse destinate al sostegno dell’editoria, al fine di favorire gli investimenti tecnologici necessari. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale rappresenta una potente forza trainante, è cruciale che il suo impatto sull’informazione sia gestito con attenzione per preservare il pluralismo informativo, evitando che resti esclusivo di attori con risorse spropositate provenienti dall’estero.