Fino a poco tempo fa l’ESG nel private equity era solo una casella da spuntare. L’industria del private equity ora sta prendendo misure per adottare un’agenda di sostenibilità, ma restano ampi margini di miglioramento: standardizzare la rendicontazione ESG, impegnarsi per le emissioni zero, migliorare la diversità, diffondere la ricchezza. Le sfide immediate sono numerose: riduzioni della forza lavoro nelle aziende in portafoglio, collocamento dei fondi in paradisi fiscali, investimenti in società private di gestione penitenziaria e altri settori controversi, acquisto di attività nel campo del petrolio e del gas da società quotate in borsa, donazioni a organizzazioni di estrema destra ed esborsi in favore di soci anziani in un momento in cui le disuguaglianze di reddito sono viste come uno dei problemi principali della società.
