Cessione del credito: quali banche lo accetteranno e a quali condizioni?

Si riapre uno spiraglio nel mercato delle cessioni, con i primi istituti che ricominciano ad acquistare i crediti dei bonus edilizi per le spese del 2022. Nel frattempo il Governo sta studiando una piattaforma per lo sblocco dei crediti con Enel X come veicolo. Il punto è: quali sono le banche che oggi accettano la cessione del credito?

Il problema sta nell’esaurimento dei plafond degli istituti bancari: l’aumento delle responsabilità solidali in caso di crediti oggetto di frode ha portato le banche ad andarci con i piedi di piombo e il blocco delle cessioni del credito ha definitivamente chiuso la possibilità di accedere alle due opzioni alternative alla detrazione diretta per gran parte delle categorie di utenti.

Dopo la scossa subita dalla categoria, il Governo ha ricalibrato la situazione aggiungendo deroghe al divieto e spingendo le banche a riaprire le cessioni dei crediti. Oggi la prima ad esporsi è UniCredit.

Nello specifico l’offerta è rivolta alle imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato i crediti a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022. L’azione ha l’obiettivo di supportare gli operatori che hanno completato i lavori e hanno bisogno di cedere i crediti avendo già raggiunto la capienza fiscale a loro disposizione, i cosiddetti “Esodati del Superbonus”.

I criteri

Per essere ammissibile l’ammontare complessivo del credito deve rispettare alcuni criteri: prima di tutto deve essere superiore ai 10.000 euro e inferiore ai 600mila, inoltre la pratica deve essere completa di tutta la documentazione richiesta, comprese asseverazioni, visto di conformità, codice univoco e attestazioni. L’acquisto dei crediti viene effettuato da EBS Finance, società di cartolarizzazione appartenente al Gruppo UniCredit, che in seguito li cede a clienti terzi.

Per non restare scoperta, la banca ha già perfezionato accordi con 6 importanti player di mercato operanti in diversi settori mentre altri 11 accordi sono attesi per il prossimo futuro in modo da arrivare all’assorbimento progressivo di tutti i crediti fiscali che la banca acquisterà dalla propria clientela, realizzando di fatto una soluzione di sistema imprese-banca-imprese.

In parallelo alla timida riapertura del mercato della cessione del credito si delinea anche la normativa che andrà a definire per chi vale lo stop a tali cessioni. Di fatto la Camera ha dato il suo via libera alla legge di conversione del DL 11/2023, che ora passerà al Senato.

Le novità

Tra le novità contenute e confermate dal Mef, la fatidica proroga del Superbonus 110 per cento per le villette fino a settembre, la possibilità di detrarre le spese in 10 anni e soprattutto lo sblocco delle cessioni del credito e sconto in fattura per precisi interventi come l’abbattimento delle barriere architettoniche, i lavori nelle Iacp e nelle Onlus.

Per quanto riguarda il Superbonus 110, con il nuovo decreto del 16 febbraio si chiarisce il concorso in violazione, ora il compratore in buona fede è tutelato e i grandi compratori e operatori economici che fino ad ora non avevano fatto grandi acquisti dalle banche possono rimettersi in moto senza preoccupazioni.