Certificazione di sostenibilità: cos’è?

Le società italiane che nel 2022 hanno chiesto la certificazione della sostenibilità ci hanno visto giusto: si tratta della B Corp, e si intende l’attestazione del possesso di alti standard ambientali e sociali, che si può ottenere dall’ente no profit internazionale B Lab.

Oggi un’azienda quotata su 4 cerca questo riconoscimento e per farlo deve seguire un iter preciso: innanzitutto è necessario compilare un questionario di autovalutazione gratuito; tale documento misura l’impatto del modello di business aziendale suddiviso in 5 aree: governance, lavoratori, comunità, ambiente e clienti. La valutazione che ne consegue deve superare gli 80 punti: in quel caso l’azienda è ufficialmente idonea per ottenere la certificazione, dopo che l’istituto B Lab avrà apportato le opportune verifiche.

Ogni 3 anni gli standard vengono riverificati in modo da mantenere a livello tutte le imprese e fino ad oggi le attività italiane che ne dispongono sono 210, ma sono destinate a crescere: solo nel 2022 infatti l’aumento è stato del 69%. Come mai questo riconoscimento risulta così appetibile per le aziende?

Le PMI sono ideali candidate perché la loro stretta connessione col territorio le rende sia attente al profitto sia alla sostenibilità, due fattori cruciali per la certificazione B Corp. Questa assicura diversi vantaggi: rispettare i suoi standard significa avere agevolazioni sia economiche che con gli stakeholders ma non solo: le banche sono più permissive con coloro che possiedono la B Corp perché erogano finanziamenti e tassi di interesse più agevolati.