Roger Bellia a.d. di Time2Enjoy, crea tecnologia e innovazione per il divertimento di ultima generazione

Roger Bellia, Consigliere Delegato di Time2Enjoy è un’entusiasta del suo lavoro.

“Ogni imprenditore lo è -dice Bellia-, perché lo fa per indole. La prima motivazione è che non accetta gli ordini e ama la libertà, quindi si mette in proprio, anche se è da “pazzi” aprire aziende, a volte lo pensi davvero (e in Italia è più difficile che in molti altri Paesi), ma se tornassi indietro lo rifarei, perché sono un imprenditore”. E ride. Ma sul punto torneremo dopo a parlare di questa azienda che progetta e realizza aree di divertimento Indoor e outdoor di ultima generazione.
Dopo una laurea in ingegneria elettronica segue un percorso atipico. Lo chiama l’Aprilia, ma lui preferisce stare a Milano ed entrare nel settore delle piattaforme di e-learning che nel 1995 cominciavano a fare capolino. Comincia come venditore di corsi telefonici in contratto co.co.co., e poi ne diventa il CEO. Ma, come spesso accade, la vita lo porta altrove. Arriva in provincia di Treviso dove conosce Andrea Meneghel che aveva un’azienda di produzione di go kart elettrici per il noleggio, la Otl Kart, quando ancora nessuno ne aveva, o quasi, sentito parlare. “Gli ristrutturai tutto il business – dice Bellia – quando sono arrivato faceva 1,8 milioni di fatturato, siamo poi arrivati a 6,3. Poi ci hanno comprato e sono uscito per fondare una cosa mia. Alla fine non ho mai fatto l’ingegnere elettronico, ho sempre pensato che volevo fare il manager e avere una mia azienda. Il marketing l’ho studiato da solo e sperimentando sul campo, fino ad ottenere i risultati dopo tanti errori”.
Sempre un passo avanti, nel 2018, fonda quindi la Play srl, il cui brand Time2Enjoy è quello che ora sta portando avanti. In joint venture con la multinazionale svedese Global Leisure Group (oltre 140 clienti nel mondo, 100 milioni di fatturato ed esperienza ultraventennale), T2E è Business Partner per lo sviluppo e la distribuzione mondiale dei loro servizi di progettazione, realizzazione e fornitura di aree Leisure indoor ed outdoor per famiglie, per ragazzi ed anche per gli adulti che dedicano una parte del proprio tempo libero al divertimento attivo e coinvolgente.
Il settore “aree divertimento” è in grande sviluppo e crescita in tutto il mondo, va dalle piste di kart, ai parchi avventura a quelli acquatici a quelli per famiglie, cercando di lavorare ogni volta su concept unici e innovativi. Si uniscono tecnologie, mondi virtuali, divertimento, azione fisica, ristorazione, tutto in un unico luogo e momento, dove il messaggio che arriva anche in via virtuale dai social si fa finalmente reale.
“Il nostro compito è dare al cliente che non sa nulla di questo settore un progetto chiavi in mano. Studiamo la fattibilità ma anche l’opportunità del progetto, non vogliamo che il cliente butti i soldi in cose che magari non sono profittevoli”.
I progetti iniziali erano molti ma la burocrazia italiana ci si è messa di traverso, così ora si occupano principalmente di consulenza – business e progettazione.
“Avevamo iniziato, tramite la Regione Lombardia, il percorso per ottenere dei contributi dai fondi di coesione dell’Unione Europea. Dopo che ci avevano dato un primo parere affermativo noi abbiamo investito ulteriormente ma poi la Regione non ha fatto ciò che si erano impegnati a fare, nel frattempo sono cambiati tre governi, e ogni volta si doveva ricominciare da capo. Tipico”.
Così Bellia si è rivolto agli svedesi della Global cui si appoggia per tutto lo sviluppo fattivo e tecnico. “Loro sostengono che è davvero molto difficile lavorare in Italia, il sistema è troppo burocratico e spesso subiscono ritardi nei pagamenti in una media superiore ad altre nazioni”.
Il progetto di cui si stanno occupando ora è il Maximall di Pompei https://www.maximall.it/pompeii/ la cui area di intrattenimento verrà realizzata sul tetto, come parco diffuso.
“Di solito non si pensa al tetto come un posto per farne un’area di intrattenimento; invece, qui la proprietà si è convinta a realizzarla. Ci sarà molto verde, da fuori non si vedrà pressoché nulla, poi passeggiate e percorsi interni, aree dedicate a settori specifici, con attrezzature di gioco tutte sparse nell’area complessiva della struttura”.
Altri progetti in sviluppo si trovano a Rabat, in Marocco, dove un investitore privato sta costruendo un parco divertimento con piste di kart, sky diving, family center, in una superficie di 20mila metri quadri. Tornando alla questione “italiana”, Bellia ha una sua teoria ben chiara, il sistema funziona male e andrebbe lasciato più libero.
“Porto sempre ad esempio la teoria di Heisenberg, il suo principio di indeterminazione dice che non si può contemporaneamente misurare la velocità e la posizione di una particella. E così è il nostro sistema, complesso e non controllabile in modo perfetto come un sistema statalista vorrebbe. Ma la colpa è anche di noi italiani, da un lato vogliamo avere la sicurezza su tutto e dall’altra però non vogliamo pagare per questo. Lo Stato che vuole controllare tutto, alla fine, perturba il sistema. E di fatto non lo controlla. Impedisce di fare business, spende soldi in strutture inutili, è fatto di uomini quindi corruttibili e fallibili e non porta a casa il risultato. Per questo sono favorevole ad un governo di centro destra che su questi aspetti lascia un po’ più libertà, anche se il sistema ideale non è realizzabile. Dico solo che non si può pretendere di controllare l’hummus delle piccole imprese, quello va lasciato libero di creare e sviluppare. Il controllo è inutile e costa troppo, oltre a rischiare di far chiudere quelle stesse micro aziende, con lo svantaggio che poi lo stato dovrà accollarsi anche i costi di disoccupazione, eccetera. Se moltiplichiamo sui grandi numeri è un disastro”.

di Elena Dal Forno