Pressione sui Titoli del Risparmio Gestito a Piazza Affari: Banca Mediolanum in calo dell’0,38% dopo i dati di Novembre

Titoli del risparmio gestito sotto pressione oggi a Piazza Affari, con il FTSE MIB in calo dello 0,79% in una mattinata difficile per l’intero settore finanziario. Banca Mediolanum è particolarmente colpita, registrando un calo dello 0,38% a seguito della pubblicazione dei dati sull’andamento commerciale di novembre. Durante il mese scorso, la società ha visto una raccolta netta di 136 milioni, in ribasso rispetto ai 186 milioni di ottobre e ai 695 milioni di novembre 2022. Nel complesso, nei primi undici mesi dell’anno, la raccolta ha raggiunto i 5,92 miliardi di euro.

Nel dettaglio del mese di novembre, la raccolta netta in risparmio gestito è stata di 375 milioni (per un totale di 3,35 miliardi nell’anno), i nuovi finanziamenti erogati ammontano a 217 milioni (2,76 miliardi), mentre i premi delle polizze protezione sono stati di 16 milioni (per un totale di 164 milioni).

Il CEO Massimo Doris ha commentato la situazione affermando che “la raccolta gestita si conferma solida e sostenuta anche a novembre, con 375 milioni. Questo risultato è contraddistinto, come sempre, da un mix di grande qualità e dalla forte componente di raccolta ricorrente, che compensa ampiamente le significative uscite di circa 430 milioni legate alle scadenze fiscali del mese.”

Gli analisti di Intermonte osservano che Banca Mediolanum rimane ben posizionata per mantenere una raccolta netta positiva nel risparmio gestito, anche grazie al sistema di piani di accumulo mensili. Prevedono un’accelerazione nei prossimi mesi, considerando il contesto di calo dei rendimenti che potrebbe favorire la trasformazione dei depositi a termine in soluzioni gestite.

Nonostante la raccolta di novembre sia risultata inferiore alle previsioni, Banca Akros nota che è comunque molto solida e di alta qualità. Gli analisti mantengono un giudizio positivo sul titolo. Guardando all’intero settore, sul FTSE MIB, le vendite coinvolgono anche Azimut, che ha chiuso novembre con una raccolta netta di 466 milioni, in aumento rispetto ai 391 milioni di ottobre.