Le banche italiane sotto pressione: Nuove regole e sfide per il settore bancario

Gli analisti di Ubs hanno evidenziato una tendenza di sottoperformance delle banche italiane rispetto al settore bancario europeo. Questa osservazione segue l’avvio da parte di Banca d’Italia di una consultazione volta ad introdurre una nuova riserva di capitale, denominata buffer per il rischio sistemico (SyRB), per tutte le banche nazionali al fine di affrontare i rischi sistemici.

Secondo quanto proposto, la riserva di capitale addizionale a fronte del rischio sistemico sarebbe fissata all’1% delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito (Rwa). Questo obiettivo verrebbe raggiunto gradualmente, con uno 0,5% da costituire entro la fine del 2024 e la restante parte entro il 30 giugno 2025. Gli analisti di Ubs notano che questo sarebbe il secondo aumento dei requisiti patrimoniali per le banche italiane negli ultimi 3-4 mesi, con le nuove metriche Srep per il 2024 alzate di 6-82 bps.

Attualmente, le banche italiane affrontano requisiti patrimoniali minimi inferiori rispetto ai competitor europei, con requisiti medi intorno al 10,6% per lo Srep, l’1,5% per O-SII/SyRB e lo 0,8% per CCyB. Le recenti iniziative di Banca d’Italia sono presumibilmente mirate a ridurre tale divario.

Tuttavia, le banche italiane hanno rafforzato i loro rapporti di solvibilità nei trimestri recenti e operano attualmente con ampi buffer Mda, pari a circa 390-585 bps. Gli analisti di Ubs stimano che un aumento dell’1% del SyRB potrebbe ridurre tali cifre di 38-100 bps utilizzando i dati del 2023.

Nonostante queste sfide, le banche italiane hanno registrato una buona performance all’interno del settore europeo dall’inizio del 2024, guidate da risultati solidi nel quarto trimestre del 2023 e da ritardi nei processi di allentamento monetario della Bce.

Gli esperti di Ubs ritengono che la valutazione delle banche italiane sia interessante, con valutazioni che oscillano tra 5,5 e 9 volte il multiplo prezzo/utile 2025 e circa 0,6-1 volte il multiplo prezzo/book value tangibile per un Rote dell’8,5-14,5% nel 2025. Con tutte le banche tranne Banco Bpm classificate con un rating buy, Ubs mantiene una preferenza relativa per Unicredit e Bper Banca. Mediobanca, invece, appare la più difensiva in vista di un possibile taglio dei tassi da parte della Bce.