Un ex ministro delle finanze britannico, George Osborne, si è recentemente unito all’exchange di criptovalute Coinbase nel ruolo di consulente globale. L’annuncio è giunto direttamente da Coinbase, sottolineando l’ingresso di Osborne nel consiglio consultivo globale, al fianco di figure di spicco come Mark Esper, ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti, e Patrick Toomey. Questo consiglio ha il compito di offrire consulenze strategiche a Coinbase nel contesto della sua espansione globale.
Faryar Shirzad, chief policy officer di Coinbase, ha accolto con entusiasmo l’arrivo di Osborne, sottolineando la vasta esperienza del nuovo consulente nel mondo degli affari, del giornalismo e del governo. Osborne svolgerà un ruolo chiave nella consulenza di Coinbase, facilitando il dialogo con politici e regolatori per promuovere una legislazione favorevole alle criptovalute.
Durante il suo mandato come cancelliere dello scacchiere, Osborne ha implementato politiche di austerità per ridurre il deficit di bilancio, adottando misure come il congelamento degli assegni familiari e la riduzione dei sussidi per l’alloggio. Ora, il suo contributo a Coinbase mirerà a favorire un ambiente regolatorio favorevole alle criptovalute.
Osborne, attualmente partner presso Robey Warshaw LLP, una banca di investimento boutique, ha espresso il suo entusiasmo per le innovazioni finanziarie, sottolineando il ruolo cruciale delle blockchain nella trasformazione dei mercati finanziari.
Coinbase, tuttavia, si trova attualmente sotto l’attenzione della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, che ha accusato la società di violare le leggi sui titoli. Nonostante le negazioni da parte di Coinbase, questo contesto normativo sfidante negli Stati Uniti suggerisce la rilevanza strategica di Osborne nel suo nuovo ruolo di consulente. Va notato che i legami tra Osborne e Coinbase erano già evidenti lo scorso anno, quando il CEO di Coinbase, Armstrong, condivise il palco con l’ex cancelliere durante la conferenza Innovate Finance Global Summit a Londra. In quell’occasione, Armstrong si dichiarò aperto a investimenti all’estero, anche nel Regno Unito, in risposta alle crescenti pressioni normative sulle criptovalute negli Stati Uniti.